Il desiderio di raccontare Camille Claudel, non come vittima paranoica e amante abbandonata ma rendendo onore alla sua opera, e l’impegno di Carlotta Viscovo in difesa dei diritti dei lavoratori dello Spettacolo, danno vita a questo lavoro.
Camille e Carlotta, due artiste in lotta che non sanno tenere insieme le cose: l’ambizione legata alla propria arte e l’ansia di verità e di giustizia.
In scena c’è un corpo che si fa scultura e che dialoga con la scultura.
Dietro e insieme a questo, le parole e le immagini concrete e quotidiane, logiche e forti di una vita presente e passata, quella delle lotte sindacali.
Un personaggio terzo che attraversa Carlotta e Camille, che indaga qual è il rapporto tra corpo e protesta, tra la dimensione intima e il ruolo politico dell’artista, tra l’arte e il mercato, l’ambizione e l’autosabotaggio.
La parola come strumento di lotta non basta, occorre tornare al corpo.
L’errore è stato forse separare la protesta dal palcoscenico, occorre invece mettere in Arte la protesta, incarnandola.
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Scritto da Angela Dematté, L’estasi della lotta è un progetto molto intimo e personale di Carlotta Viscovo, attrice torinese per anni portavoce dei lavoratori e delle lavoratrici dello spettacolo, la cui vita risuona di quella della scultrice francese Camille Claudel.
Note sul progetto
Non so trovare le ragioni adeguate della mia compenetrazione con l’artista Camille Claudel. Abita in me dal 2004, da quando ho visto le sue opere a Parigi. Ho desiderato da allora raccontarla per toglierle il suo ruolo di vittima paranoica e amante abbandonata, rendendo onore alla sua opera. Appena cercavo di lavorarci, però, sentivo di perdere lucidità, ne soffrivo e non riuscivo a proseguire. Intanto mi restava dentro, mi accompagnava silente, mi contaminavo di lei.
Sono stata per quattro anni e mezzo coordinatrice nazionale della sezione attori della SLC CGIL (Sindacato Lavoratori della Comunicazione). Ho accettato questo incarico perché sentivo l’esigenza di fare qualcosa in difesa del mio lavoro, esponendomi pubblicamente. La conseguenza concreta è stata la sensazione di esclusione, isolamento, persecuzione. La scelta di prestare il mio nome a quel ruolo mi ha identificata completamente con esso, facendomi sentire ingabbiata in qualcosa di ossessivo da cui mi sembrava impossibile liberarmi. Lorenzo Ponte e Margherita Orsini, due giovani registi, hanno raccolto ore ed ore della mia vita quotidiana, nei momenti in cui stavo abbandonando il mio ruolo di coordinatrice del sindacato. Questo è tutto il materiale da cui siamo partite, Angela ed io.
Sentivamo dei rimandi, tra la mia vita e quella di Claudel. Indagando quelle riprese, tentando di sovrapporle alla scultura, ai luoghi della vita di Camille, al corpo mio che vibra e tenta di rinnovare un senso, abbiamo costruito la drammaturgia. Esploriamo il rapporto tra corpo e protesta, tra dimensione intima e ruolo politico dell’artista, tra arte e mercato, ambizione e autosabotaggio.
La strada formale sarà quella di fare in scena scultura del mio corpo. Insieme a questo, le parole e le immagini concrete, logiche e forti di una vita presente e passata, la mia e quella tumultuosa di lei, che si alternano nel video e nel testo.
Camille e Carlotta non sanno tenere insieme le cose: la loro espressione creativa, l’ambizione di emergere e l’ansia di giustizia, di verità.
L’errore è stato pensare fosse giusto separare la mia protesta dal palcoscenico, invece occorre mettere in Arte la protesta, incarnandola.
Carlotta Viscovo
ABBONAMENTO ORO
La Signora delle Camelie + Frankenstein + The Barnard Loop + L’estasi della lotta + Supermarket
Intero 70 euro
Ridotto under25, over 65, convenzioni 50 euro
Ridottissimo studenti 40 euro
convenzioni: Soci Coop / Biblioteca Comunale A. Saffi / FoEMozioni / Quartiere Foro Boario / Libera Università per Adulti)
INFO E PRENOTAZIONI
0543.722456 | 3758349548 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.it
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