"La tregua di Natale. Arte e magia"
Il Teatro Giovanni Testori di Forlì ha portato in scena, il 20 dicembre scorso, ‘La tregua di Natale’, una produzione dalla Compagnia Unoteatro – Anfiteatro. Nello spettacolo la realtà di un evento realmente accaduto nel Natale del 1914, durante la prima guerra mondiale, si unisce alla magia di un racconto narrato, con incredibile efficacia, dall’attore Marco Continanza su un palco in cui, impreziositi da fiori rossi, sono stati collocati i ritratti di soldati vittime della guerra. Quello che poteva sembrare il lontano ricordo di un evento accaduto durante la guerra, si è trasformato in un inno alla vita. Il testo scritto da Giuseppe Di Bello, autore anche della regia dello spettacolo, pur non alterando il fatto storico, si misura con grande equilibrio con la forza emozionale delle parole e dei gesti. L’episodio, che neppure i testi di storia ricordano, diviene fonte di poesia delicata e commovente che Marco Continanza fa sua riuscendo a comunicarla al pubblico attraverso registri che creano completa sintonia fra attore e spettatori. Lo spettacolo racconta una vicenda incredibile, accaduta realmente nella notte di Natale del 1914 sul confine fra Francia e Belgio. Un fatto così straordinario potrebbe far pensare ad una splendida fiaba, invece l’ episodio realmente accaduto riporta il pensiero a quella terribile guerra vissuta nelle trincee con continui assalti. Questa tremenda situazione di entrambi gli eserciti fece sì che si verificasse un fatto che sa di miracolo: fra soldati nemici nacque la gioia dell’amicizia e della fratellanza: cantarono assieme, si scambiarono doni , musica, fotografie, fino a confrontarsi in una partita di calcio col pallone realizzato con stracci . Il racconto abbraccia diversi momenti che alternano guerra e socialità in un inno di gloria verso la pace e l’amicizia fra i popoli dimostrando che anche i gesti più semplici possono raggiungere un valore assoluto. Il testo e l’interpretazione precisa ma anche di grande impatto emotivo di Marco Continanza che si muove con disinvolta padronanza fra i delicati filtri della narrazione hanno reso lo spettacolo coinvolgente. Ad arricchire la conclusione della pièce è stata la partecipazione speciale dell'orchestra giovanile di Accademia Inarte di Forlì che ha eseguito con molta partecipazione brani inerenti allo spettacolo.
Rosanna Ricci